mercoledì 29 gennaio 2014

Auckland e la sua antenata: Devonport

Auckland è una città affacciata sul mare.
Non abbiamo visitato molto della città lo ammettiamo. Vivendo tranquillamente nella nostra verde Waiheke per noi Auckland era un ritorno alla civiltà.
Percorrevamo principalmente la via principale di negozi e caffè, la Queen St, ci fermavamo nella piazza dove offrivano ogni settimana attività, mercatini e spettacoli.
Durante il periodo di Natale venivano posizionate al centro di essa delle enormi palle di Natale.



Una palla di natale gigante -Giant christmas ball


Auckland è la città più popolata della Nuova Zelanda pur non essendo la capitale.
Conosciuta per il suo grande bacino portuale e la sua sicurezza e vivibilità è una città a tutti gli effetti.
Spicca in cielo la Skyline, una spettacolare struttura dal design moderno che permette di vedere la città da 328 metri.
Oltre alla strepitosa visuale la struttura racchiude con se un ristorante e un sacco di attività: come la camminata esterna da brivido o il lancio con l' elastico da cima a terra.
Auckland è' fornita di pullman gratuiti, i famosi City Circuits che ti permettono di visitare la città in tutta la sua bellezza.
Hanno tre colori distinti: rosso, verde e blu. Percorrono tragitti diversi ma tutti improntati alla scoperta della città.
Appassionati di musica ci siamo focalizzati sulla ricerca di negozi musicali: c' è il Real Groovy, un negozio fornitissimo di cd e vinili introvabili, libri e abiti vintage e tre negozi specializzati di strumenti musicali: il Drum shop, Guitar shop e Bass shop in via Karangahape Rd, n° 76.
Passeggiare per i quartieri di Auckland durante la giornata è piacevole: i buskers accompagnano i tuoi itinerari, il traffico nulla da paragonare a quello milanese e immensi parchi circondano la città, come il bellissimo Albert Park.


Auckland City



Auckland City



Auckland City



Auckland City



Skyline - Auckland



Albert Park - Auckland City

Albert Park - Auckland City





Auckland City Shop



Auckland Port



Una moltitudine di culture ne fanno da padrona osservando i volti dei passanti, si passa dai sud americani agli asiatici, dagli inglesi ai tedeschi.
Ma i volti più affascinanti di questa città rimangono sicuramente loro: I Maori.
I loro volti hanno dei lineamenti molto accentuati, quasi preistorici, con tatuaggi che decorano e segnano nel vero senso della parola la loro origine.
Le persone anche in città camminano scalze, soprattuto lo stupore rimane come camminano felici per i bagni pubblici senza scarpe, noi ne siamo rimasti sbalorditi.
Visitando l' infopoint che si trova subito a sinistra dal traghetto
abbiamo preso informazioni su luoghi da visitare nei dintorni della città da poter visitare nei giorni successivi.
Scopiamo infatti dei luoghi interessanti: Devonport, la storica Auckland, Tiritiri Island e Rangitoto Island, un isola vulcanica tutta da scoprire.

La città di Devonport l' abbiamo visitata il giorno di Natale, un giorno davvero insolito per noi abituati al Natale tra pranzi di famiglia, partite a carte e tanto tanto freddo.
Quella mattina, invece, abbiamo preso il traghetto e abbiamo visitato quella che era l' originaria Auckland.
Una cittadina portuale dallo stile inglese, molto piccola e elegante.
Noi l' abbiamo festeggiato brindando con i gabbiani e gente che si gustava il pranzo natalizio con pic- nic in riva al mare.
Una giornata "strana", così poco famigliare e poco sentito in una terra come questa, dove i riti come le feste natalizie non sono ricche di addobbi per la casa ma semplicemente una giornata di relax e compagnia.



La biglietteria del traghetto il giorno di Natale - Ferry tickets in the Christmas Day



La biglietteria del traghetto il giorno di Natale - Ferry tickets in the Christmas Day


Devonport Map


Devonport


Devonport- Auckland




Devonport - Auckland


Devonport - Auckland


Devonport Church- Auckalnd

Devonport tourist - Auckland

Devonport house - Auckland

Vista di Auckland da Devonport - Auckland View from Devonport



Vista di Auckland da Devonport - Auckland View from Devonport





Pic nic di Natale - Christmas pic nic



Devonport tourist - Auckland


Devonport tourist - Auckland



Devonport tourist - Auckland



Devonport tourist - Auckland



Devonport tourist - Auckland



martedì 28 gennaio 2014

La Nuova Zelanda: Benvenuti a Waiheke Island

Siamo partiti esattamente il 3- 12-11.
Solo numeri e carte con noi: visto, biglietto, passaporto, valigia.
Tante paure e pensieri, tanta forza nella stretta di mano tra di noi, tanti sorrisi, tanti pianti, tanta scoperta.
Primo scalo a Dubai: un infinito aeroporto pieno di oro, gente e chilometrici gate che nemmeno una pista di formula1 era così lunga.



1 scalo: Aeroporto di Dubai - 1st stop: Dubai Airport



1 scalo: Aeroporto di Dubai - 1st stop: Dubai Airport



1 scalo: Aeroporto di Dubai - 1st stop: Dubai Airport



1 scalo: Aeroporto di Dubai - 1st stop: Dubai Airport



1 scalo: Aeroporto di Dubai - 1st stop: Dubai Airport



1 scalo: Aeroporto di Dubai - 1st stop: Dubai Airport


Si riparte dopo 4 ore, volo direzione Auckland, con uno scalo a Melbourne giusto giusto per un rifornimento di carburante.

secondo scalo: Aeroporto di Melbourne - second stop: Melbourne Airport



secondo scalo: Aeroporto di Melbourne - second stop: Melbourne Airport


Tra partite a uno e beveraggi qua e la, si arriva a destinazione: Auckland.
Dopo un lungo controllo alla dogana, con tanto di raggi X ai bagagli da 30 kg, si arriva all' uscita dell' aeroporto.
Sole spendeva alle 4 del pomeriggio, con tanto di venticello che arieggiava il clima primaverile.
Una navetta ci aspettava, pronti a portarci in direzione traghetti.

Aeroporto di Auckland- Auckland Airport


Navetta direzione traghetti - Super Shuttle direction port



E' si! Noi avevamo già una meta ben precisa dove dovevamo andare: a Waiheke Island, un isola a mezz' ora dalla città.
Saliamo sulla navetta, con il nostro scarso inglese spieghiamo all' autista dove dobbiamo andare.
Durante il tragitto sbirciamo fuori dal finestrino:i nostri sguardi, pieni di voglia di sapere, voglia di scoprire scrutano tutto, senza tregua.
Arrivati al traghetto cerchiamo di capire gli orari e dove prendere i biglietti, ci organizziamo e salpiamo esattamente alle 5.



Traghetto direzione Waiheke Island - Fullers direction Waiheke Island


"Piccole" valigie - Small Bags

Auckland


Traghetto direzione Waiheke Island - Fullers direction Waiheke Island


Traghetto direzione Waiheke Island - Fullers direction Waiheke Island


Traghetto direzione Waiheke Island - Fullers direction Waiheke Island


Sulla' isola avevamo chi ci aspettava: Filippo e Giulia.
Filippo è il cugino di Jacopo. che per mesi ci ha sostenuto e incoraggiato, insieme a Giulia a fare questo grande passo. 
Questa svolta di vita dove ci vuole molto coraggio!
Sbirciando e osservando l' immensità dell' oceano e le nuvole del cielo che facevano dispetti al sole arriviamo a destinazione.
Un sorriso e una macchina ci attende: Filippo, con un sorriso rilassato ci abbraccia e ci aiuta a caricare i bagagli.
Ci invita subito a una festa così da poter conoscere Giulia e i suoi amici.
Per noi è stato un bene, prima di tutto per non addormentarci e rischiare di farci fregare dal jet lag e in più per avere qualche certezza in più: una conoscenza sicura, un' ospitalità per i primi giorni e un aiuto nei prossimi che avverranno.
Arriviamo alla festa, piena di ragazzi di culture diverse, tanti sorrisi e cordialità, tanta natura intorno a noi, tanta libertà.
Waiheke è un isola sempreverde, ricca di vegetazione, più pecore che persone!
E' famosa per il suo buon vino: tanto che ci sono più di venti vigneti in tutta l' isola.
Viene raggiunta dai cittadini che vogliono trascorrere una vacanza, da chi cerca relax, da chi preferisci la vita circondata da natura e pace piuttosto del caos di macchine e semafori.
E' collinare: senza macchina è un po' ingestibile da visitare, tanto che noi c' abbiamo provato in bici ma dopo un ora abbiamo optato per il noleggio dell' auto.



Spiaggia a Surfdale- Waiheke Island - Sandy bay in Surfdale- Waiheke Island

Spiaggia a Surfdale- Waiheke Island - Sandy bay in Surfdale- Waiheke Island



Spiaggia a Surfdale- Waiheke Island - Sandy bay in Surfdale- Waiheke Island



Spiaggia a Surfdale- Waiheke Island - Sandy bay in Surfdale- Waiheke Island


Spiaggia a Surfdale- Waiheke Island - Sandy bay in Surfdale- Waiheke Island

 Waiheke Island

Tipiche abitazioni neozelandesi - Traditional new zealand house



Tipiche abitazioni neozelandesi - Traditional new zealand house


Tipiche abitazioni neozelandesi - Traditional new zealand house


Macchina noleggiata - rent car




Waiheke Island

I primi giorni Giulia e Filippo ci hanno aiutato tantissimo: vedevano i nostri visi sperduti e tesi del "non saper cosa fare" e riuscivano sempre a trasmetterci serenità con un sorriso o un abbraccio.
Penso che se non ci fossero stati loro dopo due giorni saremmo tornati a casa.
Sistemati i curriculum, aperto un conto corrente bancario nella banca: ASB e circondati da cartine dell' isola per capire almeno dove siamo, iniziamo l' esplorazione.
L' isola si suddivide in diversi quartieri: Oneroa è il cuore dell' isola, il centro dove si trova la posta, la banca, il pronto soccorso, negozi e chiese.
Ci sono quartieri famosi per le spiagge, altri per i vigneti.








Quartieri di Waiheke Island - Districts in Waiheke Island


Dopo una settimana togliamo il disturbo a Filippo e Giulia e decidiamo di spostarci in un motel:

Tawa Lodge
15 Tawa St. Seaviews rd
Oneroa

Prezzo stanza a notte: $ 75.00
tel. 372-6675

Carino, non economico ma almeno vivibile.

Vista dal Tawa Lodge - View from Tawa Lodge


Tawa Lodge - Oneroa




In Nuova Zelanda la concezione di vita è fuori dal comune: la gente cammina scalza per l' isola, le auto sono tutte di seconda se non terza mano, l' abbigliamento è prevalentemente di abiti usurati e i capelli poco curati.
Un vero kiwi style. Così come le abitazioni, circondante da verde, esternamente uno splendore, dentro un disastro.
Per loro l' igiene non è il loro forte. All' inizio abbiamo faticato ad ambientarci ma pian piano cercavamo di abituarci alle loro usanze un po' bizzarre.
Il primo mese trascorre velocemente e con un po' di fatica visto il nostro pessimo inglese riusciamo a trovare lavoro: Jacopo come lavapiatti e murature saltuario mentre io come cameriera in un vigneto.
Troviamo una stanza dove dormire, su un annuncio in Gulf News, un giornale dell' isola dove racchiude tutte le attività della settimana, annunci di lavoro e case/stanze in affitto.
Ovviamente abbiamo optato per vivere con gli altri, così da spendere meno.
Questa la nostra prima casa in affitto:

Surfdale, Beresford Ave
$ 350.00 per settimana



La nostra camera - Our room

Il soggiorno




Cucina in comune








E così trascorrono i nostri primi tre mesi all' insegna dell' ambientarsi e cercare di stare sereni cercando di sfruttare la tranquillità che l' isola forniva per ritrovare noi stessi e cercare di capire il perché abbiamo attraversato mezzo mondo, perché noi, se non ci diamo una ragione delle azioni che facciamo..non siamo contenti!



Il cinema dell' isola